sabato 30 giugno 2012

LA CRISI DELLE DEMOCRAZIE E LA DITTATURA DEL CENTRO. ASSANGE, CHOMSKY, ALI, La dittatura del centro estremo , L'ESPRESSO, 26 giugno 2012

La dittatura del centro estremo

Due grandi intelligenze della sinistra a colloquio con Julian Assange. Il fondatore di WikiLeaks dialoga con Noam Chomsky e Tariq Ali, che analizzano la grave crisi delle democrazie occidentali, ormai prigioniere non dell'estrema sinistra né dell'estrema destra, ma di un centro estremo, che racchiude sia centrodestra che centrosinistra e concordano su strategie di fondo, come scatenare guerre all'estero, punire i poveri e spingere per le misure di austerità. E non ha importanza quale partito sia al potere in Usa o nei paesi occidentali: le cose continuano come prima. Le nuove generazioni che vogliono cambiare un mondo che non piace a nessuno, se non a quell'1 percento di superprivilegiati, hanno ancora dei margini di azione per non arrendersi e mollare tutto?


EUROPA COSTRUITA SULL'IGNORANZA. GERMANIA. LEPRI P. «Hitler? Un protettore dei diritti umani», IL CORRIERE DELLA SERA, 30 giugno 2012

Sondaggio choc nelle scuole tedesche: metà degli studenti non sa chi era il Führer e un terzo pensa fosse un democratico


mercoledì 27 giugno 2012

"POLITICI" ITALIANI DA DIMENTICARE. REDAZIONE ONLINE, Lega, dalle casse padane soldi per pagare abbonamento Sky, canotta e fiori a Bossi, IL FATTO, 27 giugno 2012

“Ladroni a casa nostra”. La scritta è apparsa più volte e più volte, a modifica di quella originale sul Prato di Pontida con la parola “Padroni”, e chissà che non risucceda visto che un indagato nell’inchiesta milanese (nata dalla costola dell’indagine romana su Enac, ndr) parla di bustarelle distribuite a leghisti per facilitare l’iter di appalti pubblici in Regione nella Sanità e di un consigliere comunale del Carroccio, non indagato, che avrebbe incassato una tangente. Insomma si aspetta un altro uragano per corruzione, come riporta oggi La Repubblica, sul Pirellone, governato da Roberto Formigoni anche lui finito sotto inchiesta per la vicenda Maugeri. Ieri la Finanza, su ordine della Procura di Milano, ha eseguito una serie di perquisizioni.


FUTURI "POLITICI" ITALIANI DA DIMENTICARE. REDAZIONE ONLINE, Fassina chi?, IL FATTO, 27 giugno 2012

Ospite del talk show politico “Ballarò”, su Rai Tre, il sindaco di Firenze Matteo Renzi sgancia una battuta sul compagno di partito Stefano Fassina, che lo aveva definito “un ex portaborse diventato sindaco per miracolo”. In risposta al direttore di Libero, Maurizio Belpietro, che gli fa notare le critiche espresse dal responsabile economia del Pd, Renzi chiede ironicamente: ”Fassina chi? La sorella del sindaco di Torino?”



"POLITICI" ITALIANI DA DIMENTICARE. REDAZIONE ONLINE, Bufera sulle ferie dei deputati. Cicchitto avvisa, L'UNITA', 27 giugno 2012

Le ferie dei deputati diventano l'argomento di una serrata trattativa tra Governo e Parlamento. Con il primo che vuole tirare avanti il più possibile nel mese di agosto. E i deputati pronti a far valere le prerogative del (meritato) riposo.


martedì 26 giugno 2012

"POLITICI" ITALIANI DA DIMENTICARE. REDAZIONE ONLINE, Berlusconi: "Monti nell'indeterminatezza" E si candida a fare il ministro dell'economia, IL CORRIERE DELLA SERA, 26 giugno 2012

Il Cavaliere ai suoi parlamentari: «Con il 40% si può vincere».«La caduta del governo sarebbe una catastrofe»




ITALIA. FAMILISMI AMORALI. RIZZO S., La grande famiglia dei dipendenti SIAE 4 su 10 legati da parentela, IL CORRIERE DELLA SERA, 26 giugno 2012

Stipendio di 64 mila euro e benefit: bonus lavanderia
e di penna. Eppure ci sono 189 cause di lavoro


"POLITICI" ITALIANI DA DIMENTICARE. REDAZIONE ONLINE, Salta il tetto alle pensioni d'oro, IL CORRIERE DELLA SERA, 25 giugno 2012

MILANO - Niente taglio alle pensioni d'oro. Almeno per il momento. Le note parlamentari delle principali agenzie di stampa raccontano infatti che la proposta di modifica al decreto legge spending review a firma del deputato Guido Crosetto (Pdl) ha ricevuto il parere contrario del governo che si è però impegnato a ragionare sul tema in vista dell'esame del decreto legge sviluppo. L'emendamento prevede che le pensioni «erogate in base al sistema retributivo, non possono superare i 6.000 euro netti mensili. Sono fatti salvi le pensioni e i vitalizi corrisposti esclusivamente in base al sistema contributivo». Se poi questa pensione è cumulata con altri trattamenti pensionistici erogati da gestioni previdenziali pubbliche in base al sistema retributivo, «l'ammontare onnicomprensivo non può superare i 10.000 euro netti mensili».



lunedì 25 giugno 2012

CRISI DELLA DEMOCRAZIA E RINASCITA DI BRECHT. FORTE L., Marx è morto ma Brecht si sente piuttosto bene, LA STAMPA, 28 febbraio 2012

Grande revival. Nell'era dello spread e degli indignados mette in scena l'utopia di un mondo trasformabile

LUIGI FORTE

LOCALISMI E SPIRITO TRIBALE. AIME M., Non ci restano che le tribù, LA STAMPA, 13 febbraio 2012

In Italia come in Europa, l'emergere dei localismi sempre più estremi coincide con il declino del sociale

Marco Aime

POLITICA E MINORANZE. PANARARI E MOTTA, Sono le minoranze il sale della democrazia, LA STAMPA, 25 giugno 2012

Dai galileisti del '600 ai giacobini del '700 ai socialisti riformisti
dell'800 alle varie famiglie del liberalismo progressivo del '900: in un libro di Panarari e Motta le occasioni mancate dell'Italia

MASSIMILIANO PANARARI, FRANCO MOTTA

POLITICA E FINE DEL DISSENSO. SEBASTE B., La messa al bando della politica, L'UNITA', 23 marzo 2012

E’ così da anni, ma le distrazioni di massa del premier puttaniere e la sua pittoresca dittatura pubblicitaria impedivano di vederlo: la politica è scomparsa, implosa. Il dissenso è relegato ai margini, praticamente bandito. E con la scusa di screditare le ideologie (troppo volgari?), abbiamo liquidato le idee. Il cosiddetto governo “tecnico” non attesta ovviamente solo il fallimento dei politici, ma l’obbligo di consenso a un’azione di governo che, per definizione, non si assume responsabilità politiche. Pur essendo (eccome) sia politiche che ideologiche. Torna insomma d’attualità la definizione della tecnocrazia che risale agli anni ’60, anzi agli autori della beat generation (che intanto guardiamo al cinema: è in uscita On the road): quel sistema impersonale e a suo modo totalitario in cui ogni tecnico si appella a un altro tecnico e nessuno è responsabile di nulla, come nella burocrazia.

domenica 24 giugno 2012

POLITICA E VIOLENZA. IL FASCISMO NON E' MORTO. BERARDI F., Il ritorno della belva, ZEROVIOLENZADONNE.IT, 22 giugno 2012


Durante l’infanzia mio padre mi aveva parlato un milione di volte della sua esperienza di partigiano.
Così che negli anni della mia adolescenza ero giunto a considerare il fascismo, e di conseguenza anche l’antifascismo, come qualcosa di antico, qualcosa che non poteva avere più alcuna attualità nell’epoca del tardo-capitalismo, perché la Resistenza e la democrazia del dopoguerra aveva definitivamente consegnato il fascismo alla storia.
Negli anni ’60 e ’70 i fascisti non erano certo scomparsi, ma erano divenuti oscuri personaggi il cui ruolo subalterno era quello di organizzare azioni criminali di provocazione per conto del grande capitale. Carogne che nottetempo uscivano dalle fogne per poi ritornarvi con la luce del giorno. Così ce li immaginavamo: residui di un passato che non poteva ritornare. Il fascismo ci pareva essenzialmente un
problema di polizia, e di pulizia, privo di consistenza culturale e di un futuro politico.

Sbagliavamo.


EUROPA COSTRUITA SULL'IGNORANZA. POPULISMO IN EUROPA. CALDIRON G., L'Europa del populismo, IL MANIFESTO, 22 giugno 2012

Con la crisi del 'modello Europa' stanno acquisendo spazi e credibilità partiti e movimenti populistici di destra. Derive identitarie e xenofobe si presentano come 'antisistema' rispetto alle politiche iperliberiste, tanto da riuscire a catturare anche il voto operaio. Un'anticipazione di Micromega

sabato 23 giugno 2012

POLITICI ITALIANI DA DIMENTICARE. GRAMELLINI M., Figli delle (5) stelle, LA STAMPA, 23 giugno 2012

Nominato la sera, l’assessore all’Urbanistica della Parma di Grillo si è dimesso la mattina, dopo che sul sito del giornale locale una lettrice ne aveva rivelato gli altarini: il fallimento di un’azienda e la ristrutturazione di una casa senza permessi. Non il curriculum ideale per chi, nel nuovo incarico, quei permessi avrebbe dovuto concederli.

IL FUTURO POLITICO DELL'EUROPA. GALLI DELLA LOGGIA E., La politica senza leader, IL CORRIERE DELLA SERA, 17 giugno 2012

Dalla fine del Novecento l'Europa dei partiti non sembra più capace di produrre autentici capi politici, leader degni del nome (ne sa qualcosa la Grecia, che in queste ore sta decidendo del suo destino; e non solo del suo). È ormai solo un ricordo, infatti, l'epoca dei Mitterrand, dei Kohl, dei Gonzalez: uomini dotati di chiarezza di visione e di fiducia in se stessi, di capacità di comando e di convinzione. E così, proprio quando l'equilibrio europeo e l'intera costruzione dell'Unione si trovano ad affrontare la loro maggiore crisi, essi si trovano a doverlo fare senza guida.

mercoledì 20 giugno 2012

POLITICI DA DIMENTICARE. REDAZIONE ON LINE, Lusi scrive ai colleghi senatori, L'UNITA', 20 giugno 2012

Mossa a sorpresa di Luigi Lusi, l'ex tesoriere della Margherita sul cui arresto domani l'Aula del Senato sarà chiamata al voto finale. Lusi, infatti, questa mattina ha fatto trovare a tutti i senatori, in casella, un plico con dentro un tomo di circa 500 pagine in carta patinata e rilegata.



POLITICI DA DIMENTICARE E RIFORME DEL PARLAMENTO. REDAZIONE ON LINE,Riforme, torna l'asse Pdl-Lega, LA REPUBBLICA, 20 giugno 2012

ROMA - Insieme. Come ai vecchi tempi. Lega e Pdl stanno ritrovando l'intesa su vari fronti. Anche su quello delle riforme istituzionali. Con un blitz congiunto, stamattina sono riusciti a far slittare l'articolo 1 sulla
riduzione dei deputati ponendo subito ai voti le norme sul Senato federale. La proposta è arrivata del presidente dei senatori della Lega, Federico Bricolo. E il vicepresidente dei senatori del Pdl Gaetano Quagliariello ha condiviso. Contro la proposta invece si sono espressi il relatore Carlo Vizzini, il senatore del Pd Luigi Zanda che ha parlato di "baratto" tra le proposte del Carroccio e il semipresidenzialismo del Pdl.

lunedì 18 giugno 2012

VERSO LA MISERIA DELLE CLASSI MEDIE? DI GIOVANNI B., Il piano segreto del governo: taglio agli stipendi e alle tredicesime, L'UNITA', 18 giugno 2012

Nei cassetti del governo esiste un piano B che potrebbe entrare in funzione nel caso in cui le dismissioni non diano i frutti promessi. Il dossier, preparato dalla Ragioneria, prevede il taglio degli stipendi dei dipendenti pubblici di tutti i comparti (Stato, enti locali, scuola) dal 2,5 al 5%, il blocco delle tredicesime per tre anni, l’aumento del contributo di solidarietà oggi già applicato ai dirigenti (il 5% per chi guadagna più di 90mila euro annui, 10% per chi è sopra i 120mila euro). La stretta inciderebbe per oltre il 10% sui 167 miliardi di euro che ogni anno si spendono per gli stipendi dei dipendenti pubblici. In altre parole, a regime si tratterebbe di un risparmio di spesa tra i 16 e i 20 miliardi di euro.

sabato 16 giugno 2012

MOVIMENTI E PARTITI POLITICI ITALIANI. CACCIARI M., Il PD al nord perderà ancora, L'ESPRESSO, 4 giugno 2012

Il Pd al Nord perderà ancora

di Massimo Cacciari
Crollato l'asse Berlusconi-Lega, il centrosinistra rischia di non ereditare nemmeno uno dei loro voti dal Po in su. Perché non ha mai capito la questione settentrionale, nè ha mai cercato di farlo
(04 giugno 2012)

La "questione settentrionale" riemerge prepotentemente dal voto. E per forza, visto che è solo l'altra faccia della "questione meridionale". E' il problema ormai secolare, irrisolto e, anzi, per certi versi aggravatosi, della grande faglia che spezza il Paese.

POLITICI ITALIANI DA DIMENTICARE. REDAZIONE ON LINE, Margherita, scontro sui soldi rimasti Parisi lascia l'assemblea: "E' un golpe", LA REPUBBLICA, 16 giugno 2012

ROMA - Si sono riuniti per decidere cosa fare dei soldi di un partito morto - ufficialmente - nel 2007. Dopo il saccheggio di cui è accusato l'ex tesoriere, Luigi Lusi. Un centinaio di esponenti dell'ex Margherita si sono riuniti all'Auditorium, rigorosamente a porte chiuse. Con i giornalisti tenuti a distanza. "E' uno scandalo che cercheremo di chiudere con dignità", ha detto arrivando l'ex presidente del Senato, Franco Marini. Alla fine, con l'approvazione del bilancio, i soldi restanti sono stati devoluti allo Stato. Ma la seduta è stata tutt'altro che serena. Si è aperta subito con uno scontro: protagonista l'ex ministro della Difesa, Arturo Parisi che è esploso: "Le conclusioni di questa assemblea sono già prefissate, si impedisce ogni verifica e confronto, se fossimo in Parlamento si potrebbe parlare senza forzature di colpo di Stato.

giovedì 14 giugno 2012

VIOLENZA E POLITICA. REDAZIONE ON LINE, Blockupy: bombe carta e scontri Nel mirino riform Fornero, L'UNITA', 14 giugno 2012

Tafferugli vicino alla Camera tra forze dell'ordine e manifestanti. Un gruppo di ragazzi dei movimenti OccupyFornero e dei Draghi Ribelli sono stati respinti dai carabinieri e dalla polizia mentre cercavano di passare in piazza Montecitorio da via degli Uffici del vicario. Alla carica di contenimento i manifestanti hanno replicato con un lancio di fumogeni e sampietrini. Un agente è rimasto ferito.



"POLITICI" ITALIANI DA DIMENTICARE. DE RICCARDIS S., Penati e il 'peccato' del PD lombardo: "15 anni di tangenti e mazzette", LA REPUBBLICA, 12 giugno 2012

Le indagini partono a Milano a fine 2009. I pm indagano su una rete di società che emettono fatture false. Emerge così "il sistema Sesto". Affari e mazzette intorno alla riqualificazione dell'area delle ex Falck. I testimoni parlano di pressioni ricevute dagli esponenti del Pd lombardo, di soldi dati per ottenere le varianti al Piano regolatore necessarie alla lottizzazione dell'area. Le tangenti pagate ammonterebbero a 5,7 miliardi di lireÈ l'inchiesta che scopre "il peccato originale" del centrosinistra milanese: quello degli "ingenti finanziamenti percepiti durante il duplice mandato di sindaco" e che "condiziona tuttora le decisioni di Filippo Penati indipendentemente dal tempo trascorso e dal ruolo ricoperto". L'indagine della procura di Monza, chiusa nei giorni scorsi, diventa uno spaccato sugli affari di un pezzo di partito che - al momento della discovery dell'inchiesta, un anno fa, con le perquisizioni negli uffici e abitazioni di Penati e del suo entourage - si propone ancora come risposta allo strapotere di Formigoni e del berlusconismo al Nord. Le indagini dei pm di Monza, Walter Mapelli e Franca Macchia, mettono sotto tutt'altra luce l'operato di Filippo Penati, ex sindaco di Sesto ed ex presidente della provincia di Milano e dei suoi uomini piazzati nei gangli del potere locale, definiti il "direttorio finanziario democratico" lungo "un quindicennio di sfruttamento della funzione pubblica a fini di arricchimento privato".

POLITICI ITALIANI E MAFIA. PALAZZOLO S., Ciancimino, Dell'Utri e gli ex ministri i 12 indagati per la trattativa stato-mafia, LA REPUBBLICA, 14 giugno 2012

PALERMO - Dopo quattro anni di indagini, la Procura di Palermo e la Dia ritengono di aver ricostruito i retroscena della trattativa fra uomini dello Stato e i vertici di Cosa nostra. Quel dialogo segreto avrebbe avuto tre fasi: ecco la novità contenuta nell'avviso di chiusura delle indagini firmato ieri dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia e dai sostituti Nino Di Matteo, Lia Sava e Francesco Del Bene. Nel documento non c'è invece la firma di un altro componente del pool, Paolo Guido, che non ha condiviso la sintesi finale dell'inchiesta. L'atto d'accusa della Procura dice adesso che nei primi mesi del 1992, i contatti Stato-mafia sarebbero stati avviati dall'ex ministro Calogero Mannino, che temeva di essere ucciso. I magistrati ritengono che l'esponente democristiano avrebbe messo in allerta gli uomini del Ros, ma avrebbe dialogato anche con alcuni boss, per "avviare una trattativa con i vertici dell'organizzazione mafiosa - scrivono i pm - finalizzata a sollecitare eventuali richieste di Cosa nostra e far cessare la programmata strategia omicidiario-stragista già avviata con l'omicidio Lima".

"POLITICI" ITALIANI DA DIMENTICARE. REDAZIONE ON LINE, Sardegna, dopo il referendum anticasta i consiglieri si 'riassegnao' lo stipendio, IL CORRIERE DELLA SERA, 14 giugno 2012

Riavranno anche diaria e indennità di carica invariati rispetto agli importi aggiornati al 2011


POLITICA E VIOLENZA. REDAZIONE ON LINE, Siria, più di 14.400 morti in 15 mesi, molti civili , IL CORRIERE DELLA SERA, 14 giugno 2012

Il bilancio per fonti non governative. E l'Italia approva al Senato la partecipazione alla missione osservatori


mercoledì 13 giugno 2012

POLITICI ITALIANI DA DIMENTICARE. MASTELLA SU FACEBOOK ANNUNCIA IL SUO RITORNO IN POLITICA. INCREDIBILE DAVVERO...

Terribile annuncio di Clemente Mastella...piuttosto, che ci sta a fare a Strasburgo (se poi ci sta davvero) visto che il parlamento europeo non serve a nulla? Vorrebbe tornare in politica? Allora, intanto, si dimetta dallo stipendio europeo, subito!

martedì 12 giugno 2012

POLITICA E VIOLENZA. REDAZIONE, I giudici sulle condanne alle nuove Br, LA STAMPA, 12 giugno 2012

 
Le nuove Br progettavano «plurimi attentati» che erano però «caratterizzati» da «violenza generica e non terroristica». Lo scrive la Corte d’Assise d’Appello di Milano nelle motivazioni della sentenza con cui ha emesso 11 condanne, tra cui quella ad Alfredo Davanzo, escludendo però il reato di associazione terroristica. Il gruppo aveva una «visione politica» sovversiva e la strategia era di usare le «armi per fare politica e non per fare la guerra».

LAVORO E VIOLENZA. FAZIO L., Licenziati e anche bastonati., IL MANIFESTO, 12 giugno 2012

Novanta lavoratori egiziani in presidio si ribellano ai carabinieri che cercano di sgomberarli per far entrare i «crumiri» di un'altra cooperativa. Trenta feriti. Paolo Ferrero: «Scandalosa gestione dell'ordine pubblico»

domenica 10 giugno 2012

POLITICA E VIOLENZA. RECENSIONE A LUISA MURARO, DIO E' VIOLENT, IL FOGLIO, 5 giugno 2012

Per la filosofa Luisa Muraro il contratto sociale è morto, è l’ora della forza


PARTITI E MOVIMENTI POLITICI ITALIANI. INTERVISTA A MATTEO RENZI, PD. IL FOGLIO, 8 giugno 2012

“Sì, è vero: adesso ci siamo. Le primarie, almeno così sembra, alla fine si faranno; e noi, quando Pier Luigi Bersani ufficializzerà la sua scelta, saremo pronti a giocarci la nostra partita. Lo faremo per sfidare il segretario, certo, ma soprattutto lo faremo per affermare le nostre idee, per dare una scossa al partito e per provare una buona volta a rivoluzionare, e a innovare, questo Pd. E però, carini, non fatevi illusioni: ché se qui noi siamo in campo non lo facciamo per partecipare, ma solo perché sappiamo che noi, oggi, in questa gara, possiamo vincere davvero”.

POPULISMI E POLITICA. MAZZONIS M., Populismi americani (e non), L'UNITA', 9 giugno 2012

Non c’è niente da fare: siamo nell’era dei popoli e dei populismi. Se vuoi vincere devi ergerti a paladino dei diseredati – che poi sono quasi tutti meno alcune entità astratta e cattive – te la devi prendere con i poteri forti. Politici, banche, mafie, lobby dei potenti o un loro intreccio perverso con un disegno chiaro ma poco visibile. Le ricette per il futuro sono meno importanti (a dire il vero anche per coloro che non usano il populismo e si ammantano di serietà). Negli ultimi mesi in Grecia, Italia, Francia ha vinto ovunque una qualche forma di populismo anti status quo, in forme più o meno estreme. Si vince se si usano toni appassionati europeisti e si cerca di restituire ruolo alla Francia il suo ruolo centrale nel continente e si prendono voti gridando prima i francesi (Le Pen). Vincono le facce pulite ed extra-partito del centrosinistra e vince Grillo. Vince Syriza che denuncia i tagli a ogni costo e vince il nazionalismo di Alba Dorata. In ciascun caso c’è un populismo migliore e uno peggiore. Anzi, uno buono e uno pessimo. Come nel caso americano di Tea Party e Occupy Wall Street. O di Rick Santorum, che ha retto l’urto di Romney per mesi perché venuto dal nulla e nipote di minatori.

venerdì 8 giugno 2012

SOCIOLOGIA DELLA POLITICA. GIDDENS A., Cambiamo stile di vita. Per governare il futuro, LA REPUBBLICA, 7 giugno 2012

Il mondo di oggi è molto più integrato e interdipendente di quanto sia mai stato, non solo dal punto di vista dell´economia, della finanza, del commercio, ma anche da quello tecnologico e delle comunicazioni. Per la prima volta nella storia siamo di fronte ad una vera società globale. Sfortunatamente non abbiamo gli strumenti necessari per governare una simile realtà. Le Nazioni Unite si sono indebolite. Il G20 o altre strutture collegiali non hanno il potere né i mezzi sufficienti per guidare gli affari internazionali. E una gestione multipolare del pianeta è indubbiamente più complicata rispetto a quando era sostanzialmente dominato dalla leadership degli Stati Uniti. C´è una sola forza coesiva che oggi sembra governare il mondo ed è quella dei mercati finanziari, ma può farlo proprio perché si è incuneata nel vuoto di "governance" lasciato da chi gestisce la politica

SOCIOLOGIA DELLA POLITICA. BAUMAN Z., Quel futuro conteso da mercati e stati-nazione, LA REPUBBLICA, 8 giugno 2012

Se il dibattito sul modello di una società giusta ha perso gran parte del suo fervore e del suo slancio, è soprattutto per la mancanza di un soggetto credibile in grado di agire con la volontà e la capacità di portare avanti un tale progetto. Tutto nasce dal divorzio sempre più evidente tra il potere - la facoltà di porre in atto un progetto - e la politica - la capacità di decidere che cosa fare o non fare. In conseguenza della globalizzazione, queste due facoltà, congiunte per alcuni secoli nello Stato-nazione, hanno oggi due sedi diverse: per usare i termini di Manuel Castell, "lo spazio dei flussi" e quello "dei luoghi". Il potere è trasmigrato in buona parte dallo Stato-nazione a uno spazio globale sopranazionale.

domenica 3 giugno 2012

POLITICA E RELIGIONE. BARON F., Il Papa e le famiglie a Bresso: «I partiti non promettano cose che non possono realizzare», IL CORRIERE DELLA SERA, 3 giugno 2012

Benedetto XVI racconta di quando era bambino: «Così immagino il Paradiso». Poi le domande su famiglia e crisi


FESTA DELLA REPUBBLICA. PUNTI DI VISTA SULLA SOBRIETA' DELLE CERIMONIE. BANTI A. M., La parata militare non simbolizza i valori della Repubblica, IL FATTO, 30 maggio 2012

Nonostante il parere del presidente Napolitano, continuo a pensare che la campagna lanciata su twitter con il tag #no2giugno sia giustissima. Dopodiché penso anche che la parata militare andrebbe abolita per sempre, e non solo nelle circostanze di questi terribili giorni. Perché mi sembra difficile accettare il suo valore simbolico.

FESTA DELLA REPUBBLICA. PUNTI DI VISTA SULLA SOBRIETA' DELLE CERIMONIE. TELESE L., Iban, buffet e PCI: sobriamente Quirinale, IL FATTO, 2 giugno 2012

Se per esempio lo raccontassi con una ripresa aerea, come nei film americani in cui il volo panoramico si chiude in un vorticoso piano sequenza che atterra sul volto del protagonista.

FESTA DELLA REPUBBLICA. PUNTI DI VISTA SULLA SOBRIETA' DELLE CERIMONIE. BECHIS F., Quirinal Party, LIBERO, 2 giugno 2012

La sobrietà di Napolitano: guarda le facce e i look nel video di Bechis



FESTA DELLA REPUBBLICA. PUNTI DI VISTA SULLA SOBRIETA' DELLE CERIMONIE. CONTI P., Auto blu nascoste, pochi leader politici Sul Colle il ricevimento della sobrietà, IL CORRIERE DELLA SERA, 2 giugno 2012

L'evento ai giardini del Quirinale. L'ironia del ministro Giarda: bisognava tassare gli invitati. Il presidente: difficile controllare l'evasione


POLITICA E VIOLENZA. ICHINO P., Terrorismo, il coraggio di chiamarlo per nome, IL CORRIERE DELLA SERA, 29 maggio 2012


L'intervento del giuslavorista Piero Ichino sul Corriere

sabato 2 giugno 2012

POLITICA, POTERE E TEORIE COMPLOTTISTE. I massoni di Bilderberg invitano pure la rossa Lilli, LIBERO, 2 giugno 2012

Lilli Gruber, Enrico Letta, Fulvio Conti e John Elkann. Sono gli italiani che a sorpresa compaiono nella lista pubblicata dal sito ufficiale del Meeting Bilderberg per la conferenza che si terrà dal 31 maggio al 3 giugno a Chantilly, negli Stati Uniti.

venerdì 1 giugno 2012

PARTITI E MOVIMENTI POLITICI ITALIANI. NUOVE DISCESE IN CAMPO. ITALIA FUTURA E LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO, dal sito di ITALIA FUTURA, 1 giugno 2012

Italia Futura non è interessata ad alleanze con le attuali forze politiche, né tanto meno a mettere piede in un Parlamento composto da nominati e divenuto l'emblema del totale discredito in cui versa gran parte della classe dirigente politica italiana.


PARTITI E MOVIMENTI POLITICI ITALIANI. IL MOVIMENTO 5 STELLE. PROSPERO M., Trappola iperdemocratica, L'UNITA', 1 giugno 2012

Nessun soggetto politico, e tanto meno un movimento nuovo e con forti venature antisistema, si esaurisce mai del tutto in quello che dichiara di essere. Se ne sono visti già molti di fenomeni politici emergenti nascere con un forte spirito di rottura verso l’esistente e poi trasformarsi in corso d’opera in un condensato di pura conservazione. La forza ispirata da Grillo non sfugge a questa regolarità.
La forza ispirata da Grillo non sfugge a questa regolarità. La città di Parma è in fondo la metafora di un movimento sorto dalla volontà di imprimere una assoluta discontinutà che diventa il punto di riferimento insperato dei vecchi poteri in agonia. Con una base culturale molto evanescente, così come appare nell’intervista di Grillo, il movimento si presta in pieno alle mire e ai calcoli di potenze che cercano di utilizzarne la carica sovvertitrice per volgerla verso altri sbocchi.