domenica 18 giugno 2017

CRISI DELLA DEMOCRAZIA. TRATTATO DI LISBONA. MODIFICHE DEL TRATTATO SULL'UNIONE EUROPEA E DEL TRATTATO CHE ISTITUISCE LA COMUNITÁ EUROPEA, 2007.

In un articolo, una serie di promesse e proposte contraddittorie che, alla luce di quanto accaduto in questo decennio, si sono rivelate mai mantenute le prime, mai realizzate le seconde. Cercatele.
Si ricorda, per gli smemorati, che i firmatari, per l'Italia, furono ROMANO PRODI e MASSIMO D'ALEMA, rispettivamente presidente del consiglio dei ministri il primo, vicepresidente del consiglio dei ministri nonchè ministro degli affari esteri il secondo!
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«Articolo 2 
1. L'Unione si prefigge di promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi popoli.

2. L'Unione offre ai suoi cittadini uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia senza frontiere interne, in cui sia assicurata la libera circolazione delle persone insieme a misure appropriate per quanto concerne i controlli alle frontiere esterne, l'asilo, l'immigrazione, la prevenzione della criminalità e la lotta contro quest'ultima.

3. L'Unione instaura un mercato interno. Si adopera per lo sviluppo sostenibile dell'Europa, basato su una crescita economica equilibrata e sulla stabilità dei prezzi, su un'economia sociale di mercato fortemente competitiva, che mira alla piena occupazione e al progresso sociale, e su un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell'ambiente. Essa promuove il progresso scientifico e tecnologico. L'Unione combatte l'esclusione sociale e le discriminazioni e promuove la giustizia e la protezione sociali, la parità tra donne e uomini, la solidarietà tra le generazioni e la tutela dei diritti del minore. Essa promuove la coesione economica, sociale e territoriale, e la solidarietà tra gli Stati membri. Essa rispetta la ricchezza della sua diversità culturale e linguistica e vigila sulla salvaguardia e sullo sviluppo del patrimonio culturale europeo.

4. L'Unione istituisce un'unione economica e monetaria la cui moneta è l'euro.

5. Nelle relazioni con il resto del mondo l'Unione afferma e promuove i suoi valori e interessi, contribuendo alla protezione dei suoi cittadini. Contribuisce alla pace, alla sicurezza, allo sviluppo sostenibile della Terra, alla solidarietà e al rispetto reciproco tra i popoli, al commercio libero ed equo, all'eliminazione della povertà e alla tutela dei diritti umani, in particolare dei diritti del minore, e alla rigorosa osservanza e allo sviluppo del diritto internazionale, in particolare al rispetto dei principi della Carta delle Nazioni Unite.



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Tanto per capire quale chiarezza e coerenza ci sia in questi articoli e trattati, si legga quanto segue:

VERSIONE CONSOLIDATA TRATTATO SUL FUNZIONAMENTO DELL'UNIONE EUROPEA

TITOLO VIII
POLITICA ECONOMICA E MONETARIA
Articolo 119
(ex articolo 4 del TCE)
1. Ai fini enunciati all'articolo 3 del trattato sull'Unione europea, l'azione degli Stati membri e
dell'Unione comprende, alle condizioni previste dai trattati, l'adozione di una politica economica che
è fondata sullo stretto coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri, sul mercato
interno e sulla definizione di obiettivi comuni, condotta conformemente al principio di un'economia
di mercato aperta e in libera concorrenza.
2. Parallelamente, alle condizioni e secondo le procedure previste dai trattati, questa azione comprende
una moneta unica, l'euro, nonché la definizione e la conduzione di una politica monetaria e
di una politica del cambio uniche, che abbiano l'obiettivo principale di mantenere la stabilità dei
prezzi e, fatto salvo questo obiettivo, di sostenere le politiche economiche generali nell'Unione
conformemente al principio di un'economia di mercato aperta e in libera concorrenza.
3. Queste azioni degli Stati membri e dell'Unione implicano il rispetto dei seguenti principi
direttivi: prezzi stabili, finanze pubbliche e condizioni monetarie sane nonché bilancia dei pagamenti
sostenibile.



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