sabato 24 febbraio 2018

EDUCARE ALLA MEMORIA. PANSA E LA RESISTENZA. PARLA LO STORICO M. FLORES. M. REBOTTI, Flores e la storia della Resistenza «Per riscriverla servono prove», CORRIERE.IT 23 febbraio 2018

Lo storico Marcello Flores è direttore scientifico degli Istituti per la storia della Resistenza. Quella storia che secondo Giampaolo Pansa, intervistato da Aldo Cazzullo sul Corriere, andrebbe «riscritta» perché «falsa». Flores ha letto immediatamente l’ultimo libro di Pansa, Uccidete il comandante bianco, sulla morte di Aldo Gastaldi, l’unico comandante partigiano non comunista in Liguria.

EDUCARE ALLA MEMORIA. VERSO LE ELEZIONI. 24 febbraio 2018

Dopo aver contribuito a comprimere e costringere, per almeno 26 anni, milioni di italiani a scegliere fra due coalizioni/compagini edificate sull’onda della modernizzazione nel segno del maggioritario e della caduta del ‘muro di Berlino’, oggi  si (ri)scopre che:
esistono ancora le classi sociali;
le disuguaglianze socio-economiche sono aumentate come non mai;
la rappresentanza è preferibile alla governabilità altrimenti ci giochiamo la democrazia;
in Italia il fascismo ha governato davvero;
alcune formazioni che si richiamano al fascismo andrebbero sciolte;
c’è il rischio di tradire principi fondamentali della costituzione repubblicana;
è stato un errore seguire le prospettive delle “terze vie”.

Ebbene gli autori di queste dichiarazioni si ripresenteranno candidamente alle prossime elezioni.

In quali partiti? Provate ad indovinare.

venerdì 23 febbraio 2018

EDUCARE ALLA MEMORIA. I LAVORATORI DELLA COOP NON SANNO CHI VOTARE. G. MARTINI, La delusione dei lavoratori Coop: “Questa sinistra è irriconoscibile”, LA STAMPA, 23 febbraio 2018

«Mio nonno era comunista, ma per davvero. Lui ci credeva. Ecco, io penso che se mio nonno sapesse che il Pd ha candidato Casini, si rivolterebbe nella tomba. Poi rivolterebbe anche le sezioni del partito di tutta la provincia. La faccio breve: per la prima volta in vita mia, non so chi votare». I tormenti del popolo di sinistra alla vigilia delle elezioni prendono forma in un pomeriggio d’inverno al bancone della pescheria di un ipermercato Coop alle porte di Bologna. Il caporeparto Gianluca Giunta, 54 anni, parla schietto e si accalora: «Anche stavolta metterò la croce sulla scheda elettorale, ma sono arrabbiato. Renzi ha svenduto la nostra storia. Gli vorrei fare una sola domanda: caro Matteo, cosa ti è passato per la testa? Mia figlia vota per i grillini, chissà che forse abbia ragione lei».  

EDUCARE ALLA MEMORIA. DOPO CENA PARLAVAMO DI FILOSOFIA. QUESTA VOLTA NON C'ERANO RAGAZZE MA SONO RIMASTO SOLO CON IUBERMAR. L'ESPRESSO, 22 febbraio 2018

È una vecchia regole degli attori di teatro: se non ti ricordi un nome o una battuta, tossisci. Metttiti educatamente la mano davanti alla bocca e tossisci, bofonchiando qualche suono incomprensibile, poi avanti con la frase. Pochi in sala si accorgeranno del "buco". E ospite di Lilli Gruber a La7, Silvio Berlusconi ha mostrato di avere sì qualche problema di memoria, ma di saperlo ben mascherare con l’arte della recitazione.  


giovedì 22 febbraio 2018

DEMOCRAZIA IN CRISI E NUOVA RIFORMA ELETTORALE. P. IGNAZI, Un nuovo sistema elettorale per rilegittimare la politica e i partiti, LA REPUBBLICA, 22 febbraio 2018

Questo è un articolo dell'Atlante elettorale della Società Italiana di Studi Elettorali (Sise) che - in collaborazione con Repubblica - offre ai lettori una serie di uscite settimanali in vista delle elezioni politiche del 2018. La Sise promuove dal 1980 la ricerca nel campo delle elezioni, delle scelte di voto e del funzionamento dei sistemi elettorali. L'Associazione si avvale del contributo di giuristi, sociologi, storici e scienziati della politica, con l'obiettivo di favorire la discussione attraverso l'organizzazione di convegni di taglio accademico aperti anche al contributo di politici e commentatori.

giovedì 15 febbraio 2018

NEL1968 ACCADDE. EVENTI DI UN ANNO DI CUI SI FESTEGGIA IL CINQUANTENNALE. P. FORNARA, Accadde cinquant’anni fa: gli anniversari che ci aspettano nel 2018, IL SOLE 24 ORE, 31 dicembre 2018

14-15 gennaio 1968 – Terremoto disastroso nel Belice.
30-31 gennaio – Offensiva del Tet in Vietnam
16 marzo – Massacro di My Lai
4 aprile - Assassinio di Martin Luther King
6 aprile - «2001: Odissea nello spazio» di Kubrick


10-11 maggio – «Notte delle barricate» a Parigi
5 giugno – A Los Angeles è ucciso Bob Kennedy
10 giugno – L'Italia vince gli Europei di calcio
29 luglio – Paolo VI promulga l'enciclica "Humanae Vitae"
20 agosto – I carri russi stroncano la «primavera di Praga».
2 ottobre – Messico: Olimpiadi di sangue e protesta



2 dicembre – Avola: la polizia spara sui braccianti (due morti)
7 dicembre – Contestazione studentesca alla Scala di Milano

mercoledì 14 febbraio 2018

SOMMARIO EDUCARE ALLA MEMORIA

EDUCARE ALLA MEMORIA

EDUCARE ALLA MEMORIA. MIGRANTI IN ITALIA NEL 1975. L'ESPRESSO, 9 marzo 1975

http://kikukula6.blogspot.it/2017/10/migranti-in-italia-un-articolo-da.html


EDUCARE ALLA MEMORIA. P. CAMPOMENOSI, Educare alla memoria, LA STAMPA, 8 febbraio 2018

Penso che il Giorno della Memoria, anche se non è una ricorrenza nazionale, metta a fuoco i nostri ricordi personali. «Non recidere, forbice quel volto,/solo nella memoria che si sfolla», scriveva Montale (Le occasioni, 18). Ma la stessa memoria tende ad allontanarsi da noi, d’altra parte anche la spensieratezza fa parte del nostro vivere. Certo, soprattutto in tarda età, diciamo che perdiamo la memoria, ma chi vive o sopravvive non dovrebbe mai allontanarsi da questa risorsa. È lei la migliore compagnia dei vecchi, è lei l’elisir di lunga vita che dobbiamo sorseggiare a qualunque età.  

lunedì 12 febbraio 2018

EDUCARE ALLA MEMORIA. GLI INSEGNANTI E IL MERITO. E. GUSMEROLI, Insegnare, che fatica!, L'espresso, 12 settembre 1976

"Qualche domanda: è vero che lo stato non fa alcuna distinzione, nè economica nè morale, fra professori che hanno una o due classi (30-60 allievi) e professori che ne hanno 5-6? Fra coloro che si sono sottoposti all'estenuante trafila dei concorsi a cattedra e relativi trasferimenti e coloro che sono passati di ruolo con sanatorie e leggi speciali? Per le altre categorie di lavoratori, concorsi e aggiornamenti significano specializzazioni e conseguente variazione di retribuzione. E' vero che nella scuola i meriti e le specializzazioni non contano e sono, anzi, motivo di beffa? (...) Al quesito:-Che cosa fanno i professori per riqualificare la loro professione?- mi è stato ironicamente risposto che si danno ad altre attività e tengono l'insegnamento per le spese minute" (Insegnare, che fatica!, L'espresso, 12 settembre 1976)

EDUCARE ALLA MEMORIA. POPULISMO. L. VALIANI, L'ESPRESSO, 12 settembre 1976

"Notoriamente il populismo può essere interpretato in modi diversi. Nella Russia zarista esso era sinonimo di fiducia in una rivoluzione socialista libertaria che consentisse di abbreviare o addirittura saltare le fasi della crescita del capitalismo, facendo leva sulla comunità di villaggio contadina, anteriore alla formazione di una borghesia scissa dal popolo.
In Germania il populismo era sinonimo di nazionalismo delle masse sfruttate dal grande capitale che veniva identificato, in primo luogo, con i finanzieri ebrei. I populismi degli altri Paesi oscillano fra questi due poli estremi" (L. Valiani, Il populista che inventò l'ENI, L'espresso, 12 settembre 1976, p. 51)

domenica 11 febbraio 2018

POLITICHE DELLO SPETTACOLO. MASS MEDIA. RAI. SANREMO AL TEMPO DELLE DISEGUAGLIANZE SOCIO-ECONOMICHE. I COMPENSI AI CONDUTTORI. D. MUNGIGUERRA, Compensi Sanremo 2018: ecco quanto guadagnano conduttori e ospit, BLASTING NEWS, 6 febbraio 2018

Partiamo dal meno pagarto dei tris di conduttori di questo Festival di #Sanremo 2018: stiamo parlando di Pierfrancesco Favino, l'attore romano che è stato scelto dal direttore artistico Claudio Baglioni per dare una svolta alla kermesse musicale.

mercoledì 7 febbraio 2018

DIBATTITO SUL 68. R. ESPOSITO, Il '68 ha reso migliore la società, L'ESPRESSO, 31 gennaio 2018

 SI, è vero che a cinquant’anni dal Sessantotto sono arrivati il populismo e l’antipolitica, come  Giovanni Orsina sostiene  non senza ragione. È vero che è addirittura possibile titolare un libro “Berlusconi o il ’68 realizzato”, come ha fatto il compianto Mario Perniola. 

DIBATTITO SUL 68. G. CRAINZ, Non date la colpa al ’68, L'ESPRESSO, 1 febbraio 2018

Dimensione nazionale e internazionale si intrecciano ma forse è bene prendere avvio da realtà concrete, evitando il rischio (sessantottino?) dell’ideologia. E per discutere realmente del nostro ’68, per comprenderne coralità e impatto, non dovremmo dimenticare mai come era la scuola italiana alla sua vigilia, nel vivo di una scolarizzazione di massa tumultuosa: gli studenti delle superiori erano il 10 per cento di quella fascia di età nel 1951, quasi il 40 per cento nel 1967; gli universitari erano 230 mila nel 1958, 550 mila dieci anni dopo.


DIBATTITO SUL 68. U. GENTILONI, Il Sessantotto non è ancora finito, L'ESPRESSO, 7 febbraio 2018

IL Sessantotto tra i tanti anniversari a cifra tonda del 2018 sembra mantenere il suo carattere divisivo a partire dalle declinazioni semantiche che lo qualificano: fedeltà o rimozione, modernità o conservazione, soggettività o distanza. Difficile uscire da una morsa che ha accompagnato il corso del mezzo secolo che abbiamo alle spalle, riconducibile al paradigma opprimente del «passato che non passa» ripresentandosi sotto mentite spoglie di memorie contrapposte o in forme apertamente conflittuali. Da un lato la nostalgia del come eravamo, la cifra di una generazione che segnata dagli appuntamenti con la storia in un anno così ricco di novità cerca di mantenere saldi legami con un tempo che le appartiene.


martedì 6 febbraio 2018

VERSO LE ELEZIONI DEL 4 MARZO 2018. SONDAGGI E POSTILLE. C. SAVIANO, Ultimi sondaggi: a sinistra non c'è solo Leu. E la Bonino cresce più degli alleati, LA REPUBBLICA, 6 febbraio 2018

Postilla?
La televisione resta il luogo principe dell'informazione politica: preferita dal 78% degli italiani. Seguita dai siti di informazione su internet (42%), dalla stampa (30%), dai social network (15%).

venerdì 2 febbraio 2018

POLITICHE DELLA SCUOLA E DELL'UNIVERSITA'. I CORSI IN LINGUA INGLESE. A. LATTANZI, Consiglio di Stato boccia i corsi in inglese del Politecnico, la Crusca: "Sentenza bellissima per nostra lingua", CORRIERE TV, 30 GENNAIO 2018

"E' una sentenza bellissima perché la aspettavamo da anni e perché ci dice che la lingua italiana non potrà più essere estromessa dall'insegnamento universitario". Il presidente dell'Accademia della Crusca Claudio Marazzini esulta così per la sentenza del Consiglio di Stato che blocca definitivamente i corsi di laurea esclusivamente in lingua inglese del Politecnico di Milano. Marazzini, che ha dato notizia della sentenza durante un convegno all'Università di Firenze, ha spiegato che "nessuno ha pensato di cancellare l'inglese" ma "c'era qualcuno che voleva cancellare l'italiano" e questa decisione "rappresenta un'arma potente per difendere la nostra lingua"

https://video.repubblica.it/edizione/firenze/consiglio-di-stato-boccia-i-corsi-in-inglese-del-politecnico-la-crusca-sentenza-bellissima-per-nostra-lingua/295847/296464?ref=tbl

CONTRO LA RETORICA DELL'ECCELLENZA RISCOPRIRE IL SENSO DEL DOVERE. A. ZHOK, La retorica dell'eccellenza è una truffa, L'ESPRESSO, 30 gennaio 2018

ormai diversi anni che in Italia la parola “eccellenza” ha acquisito un’aura particolare, salvifica, quasi escatologica. Ogni uomo politico che conti - anche solo moderatamente - si sente in obbligo di invocare l’orizzonte dell’eccellenza come ciò che conferisce dignità ultima a qualsiasi attività, come modello da estendere a ogni lavoro, produzione, istituzione.